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AMMINISTRAZIONE BIZANTINA

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Nel VII secolo d.C. con l'Imperatore bizantino  Eraclio I tutto il territorio sotto la giurisdizione di Bisanzio per avere una migliore efficienza amministrativa fu diviso in circoscrizioni (? Thema ). Un secolo dopo complice la dilagazione dei Musulmani, ovvero popolo bellicoso che prese possesso di diverse parti del Mediterraneo, portò l'Imperatore Leone III l'Isaurico  a pensare ad una migliore difesa dell'Impero da questa etnia. La goccia che fece traboccare il vaso fu la mancata conquista di Bisanzio (717 d.C.) da parte degli Arabi, così scaturì ancor più nei Bizantini una continua difesa di tutto l'Impero. La continua minaccia di questa etnia bellicosa portò la necessità di far governare soprattutto le provincie lontane da Bisanzio da generali militari, perciò forse è da qui che si inizia a spezzettare l'Impero in unità amministrative, ovvero insieme di circoscrizioni detti temati . In Italia Meridionale (parte più occidentale dell'Impero) il i L

CASSIODORO esponente CALABRESE della CULTURA MEDIEVALE LATINA

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PREAMBOLO - Con la fine delle guerre greco-gotiche (535-553 d.C.) che si conclusero con la vincita dei Bizantini si avviò la definitiva cacciata dall'Italia dei Goti. Alcuni personaggi compiacenti dei re Goti quali Vitige , Totila e infine Teia furono esiliati fuori dall'Italia, tra questi vi era Flavio Magno Aurelio  Cassiodoro nato a Scolacium  intorno al 490 d.C.. BREVE STORIA DI CASSIODORO   - Questa importante figura fu un diplomatico, politico e letterato, nella prima parte della sua vita è stato Maggiordomo (alto funzionario) alla corte gota, ma ad oggi viene ricordato anche per essere stato un narratore su diversi aspetti della vita economica-sociale-amministrativa tra tardo antico e alto medioevo. Dopo le guerre greco-gotiche trascorse qualche anno di esilio a Bisanzio, nella seconda metà del VI secolo d.C. ritornò in Calabria precisamente a Scolacium  (figura sotto), dove curò le sue vaste terre adatte alla produzione di beni agricoli, essendo anche un dominus  (ri

CASTRUM BIZANTINO - SANTA MARIA DEL MARE

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In Calabria non esistono al giorno d'oggi opere di fortificazione delle due fasi bizantine, annoveriamo solo qualche residuo materiale come una piccola parte di mura a Crotone datate metà VI secolo, i ruderi del castello di Simeri (Cz) datato seconda metà del X secolo e qualche recinto-rifugio. Partiamo dalla città romana di Scolacium  situata in zona pianeggiante costiera ionica e immersa negli ulivi, con l'invasione dei Barbari tra IV e V secolo ebbe una seconda vita, nel senso che gli abitanti per trovare sicurezza si trasferiscono nelle zone più alte del tessuto urbano come il teatro. Sulle gradinate impiantarono delle abitazioni, proprio qui si presume che vi era il fulcro della statio tardo antica. Intorno alla fine del VI secolo d.C. ebbe una terza fase di vita trasformandosi in castrum , ovvero cittadella fortificata, infatti a detta delle lettere di papa Gregorio Magno viene citato il castrum di Scolacium situato nei terreni del Monastero di Cassiodoro detto Castell

NEOKASTRON (Nicastro - Lametia Terme)

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Dopo la riconquista bizantina  (fine del IX secolo d.C.) di diversi territori in precedenza strappati dai Longobardi, la Calabria continuò ad essere preda di razzie eseguite continuamente dai Saraceni,  così si cercò di riorganizzare la difesa di tutto il territorio calabrese ( Thema ). Perciò, sulle alture collinari e pedemontane alle spalle della linea costiera si iniziò a costruire fortilizi e/o castelli con borghi, comunicanti fra loro, insomma si trattò di  rifondazioni in massa di antichi centri costieri. In questo post narrerò la storia di un centro emblema in questo contesto. PREAMBOLO : Il territorio retrostante alla piana di Santa Eufemia ha caratteristiche orografiche simili alle zone di Rossano, Nicotera, Stilo e Gerace.., ovvero con la presenza di alture alle spalle della costa, dove era possibile rifondare una fortezza con centro abitato. La sintesi di questi parametri orografici consentivano già di avere un primo supporto di difesa, così tra il IX-X secolo d.C. per

FORTIFICAZIONI BIZANTINE

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Cari lettori, in questo post facciamo una ricognizione di fortificazioni edificate sul territorio calabrese da parte dei Bizantini (VI-X secolo d.C.): CONTESTO INSEDIATIVO PROTOBIZANTINO -  Fra Tardo Antico e Alto Medioevo (V/VI secolo d.C.) si assiste al passaggio della città di tipo "classico" al castrum altomedievale. INFARINATURA STORICA - Nel 536 d.C. Belisario con le sue truppe bizantine dalla Sicilia sbarca a Reggio Calabria, la città si presenta priva di mura e di fortificazioni di altro genere che assicurassero protezione e difesa ai suoi abitanti, così riuscirono a conquistarla ai Goti senza sforzi. Nel contesto delle guerre greco-gotiche il Generale Belisario portò accanto a se il cronista e storico Procopio, nel quale raccontò i fatti delle operazioni bizantine di guerra attuate per scacciare i Goti dal territorio italiano, infine egli menzionò anche i punti geografici dove tali gesta avvenivano. Ad esempio arrivato a Reggio, Procopio nelle sue cronache narr

MONUMENTI BIZANTINI a GERACE e STILO

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Cari lettori, andiamo a conoscere due città "attrattive" nel contesto storico-insediativo e culturale: Gerace e Stilo Le due città hanno avuto importanza socio-economica sia nell'ultimo periodo bizantino (la cosiddetta fase dell'arroccamento IX-X secolo d.C.) che con il regno Normanno (XI secolo). Girovagando per le loro stradine medievali, incontriamo alcune delle più importanti opere bizantine e normanne di tutta la Regione. posizione di Gerace e  Stilo Per intraprendere questo percorso conoscitivo partiamo da GERACE : Origine dell'insediamaento - Il  kastron di Gerace si formò alla fine del IX secolo d.C., come centro rifugio per le popolazioni rivierasche che continuamente venivano assaltate dai Saraceni. Per trovare un degno rifugio i perseguitati si raggrupparono sulle alture pedemontane poste alle spalle della pianura costiera dove si trovava l'antica città di Locri e altri insediamenti sparsi. Il primo nucleo nacque vicino all