CASTRUM BIZANTINO - SANTA MARIA DEL MARE
In Calabria non esistono al giorno d'oggi opere di fortificazione delle due fasi bizantine, annoveriamo solo qualche residuo materiale come una piccola parte di mura a Crotone datate metà VI secolo, i ruderi del castello di Simeri (Cz) datato seconda metà del X secolo e qualche recinto-rifugio.
Partiamo dalla città romana di Scolacium situata in zona pianeggiante costiera ionica e immersa negli ulivi, con l'invasione dei Barbari tra IV e V secolo ebbe una seconda vita, nel senso che gli abitanti per trovare sicurezza si trasferiscono nelle zone più alte del tessuto urbano come il teatro.
Partiamo dalla città romana di Scolacium situata in zona pianeggiante costiera ionica e immersa negli ulivi, con l'invasione dei Barbari tra IV e V secolo ebbe una seconda vita, nel senso che gli abitanti per trovare sicurezza si trasferiscono nelle zone più alte del tessuto urbano come il teatro.
Sulle gradinate impiantarono delle abitazioni, proprio qui si presume che vi era il fulcro della statio tardo antica.
Intorno alla fine del VI secolo d.C. ebbe una terza fase di vita trasformandosi in castrum, ovvero cittadella fortificata, infatti a detta delle lettere di papa Gregorio Magno viene citato il castrum di Scolacium situato nei terreni del Monastero di Cassiodoro detto Castellense.
L’Ecòle Francais di Roma guidati dalla Noyè scopre un centro fortificato a S. Maria del mare nel comune di Stalettì, unica testimonianza materiale della fine VI secolo d.C..
Il detto sito era una città fortezza che aveva luoghi amministrativi, un piccolo centro abitato protetto da mura, tipicamente bizantino nella sua architettura con le torri a pianta a U, tipiche delle fortificazioni dell’Impero Romano d’Oriente.
Intorno alla fine del VI secolo d.C. ebbe una terza fase di vita trasformandosi in castrum, ovvero cittadella fortificata, infatti a detta delle lettere di papa Gregorio Magno viene citato il castrum di Scolacium situato nei terreni del Monastero di Cassiodoro detto Castellense.
L’Ecòle Francais di Roma guidati dalla Noyè scopre un centro fortificato a S. Maria del mare nel comune di Stalettì, unica testimonianza materiale della fine VI secolo d.C..
Il detto sito era una città fortezza che aveva luoghi amministrativi, un piccolo centro abitato protetto da mura, tipicamente bizantino nella sua architettura con le torri a pianta a U, tipiche delle fortificazioni dell’Impero Romano d’Oriente.
resti del centro romano di Scolacium
mura castrum di Santa Maria del Mare castrum VI secolo d.C. - Stalettì
(foto Antonio Froio)
(foto Antonio Froio)
Teatro romano dove tra IV-V secolo la Scolacium romana si appollaiò, divenendo così una città Tardo antica
Alla seconda metà del VI secolo il castrum di Squillace viene citato in una epistola stilata da Gregorio Magno, in cui parla della sua ubicazione sui terreni del monastero, però si è ancora perplessi nel confermare tale trasferimento della Scolacium Tardo antica (seconda fase di vita) su detta area perché il rinvenimento del centro bizantino di S. Maria del Mare potrebbe cambiare gli scenari storici insediativi.
Perciò come collochiamo tutto questo apparato insediativo?
Tornato dal suo esilio a Costantinopoli, Cassiodoro, come altri possessores curò le sue proprietà, fondandovi il monastero a due rami l’uno cenobitico (Vivariense) e l’altro eremitico (Castellense).
Per lottare contro la pressione mantenuta da alcuni di loro sulle città, Bisanzio fa affidamento sulla Chiesa, investendo i vescovi di funzioni giuridiche e spesso anche della costruzione e della manutenzione dei recinti urbani; così probabilmente per il castrum di Scolacium, fortificato su terre di proprietà del Castellense tramite una ristrutturazione.
RICAPITOLIAMO:
I FASE DI VITA E' LA CITTA' ANTICA, PRIMA GRECA CON IL NOME DI SKYLLATION (VIII SECOLO A.C.) POI ROMANA CON IL NOME DI SCOLACIUM (I SECOLO A.C.);
II FASE DI VITA E' LA CITTA' ROMANA DI SCOLACIUM CHE SI TRASFERISCE SULLE ALTURE TERRAZZATE DEL TEATRO ROMANO DIVENENDO CITTA' TARDO ANTICA DEL IV-V SECOLO D.C., DEFINITA DA CASSIODORO CITTA' RURALE, OVVERO LUOGO IN CUI CONVIVEVANO LE GRANDI STRUTTURE URBANE ALL'INTERNO DI CAMPI COLTIVATI;
III FASE DI VITA E' LA CITTA' TARDO ANTICA CHE SI TRASFERISCE SUI TERRENI DEL MONASTERO CASTELLENSE FONDATO DA CASSIODORO, DIVENENDO COSI' CASTRUM BIZANTINO ALLA SECONDA META' VI SECOLO, MA L'INDIVIDUAZIONE DEL CENTRO FORTIFICATO A SANTA MARIA DEL MARE PONE IL PROBLEMA RIGUARDANTE L'EFFETTIVO TRASFERIMENTO SULLE TERRE DEL CASTELLENSE.
ASPETTIAMO ALTRI STUDI PER AVERE CHIARIMENTI!!
Arch. Giuseppe Lombardo
Tornato dal suo esilio a Costantinopoli, Cassiodoro, come altri possessores curò le sue proprietà, fondandovi il monastero a due rami l’uno cenobitico (Vivariense) e l’altro eremitico (Castellense).
Per lottare contro la pressione mantenuta da alcuni di loro sulle città, Bisanzio fa affidamento sulla Chiesa, investendo i vescovi di funzioni giuridiche e spesso anche della costruzione e della manutenzione dei recinti urbani; così probabilmente per il castrum di Scolacium, fortificato su terre di proprietà del Castellense tramite una ristrutturazione.
RICAPITOLIAMO:
I FASE DI VITA E' LA CITTA' ANTICA, PRIMA GRECA CON IL NOME DI SKYLLATION (VIII SECOLO A.C.) POI ROMANA CON IL NOME DI SCOLACIUM (I SECOLO A.C.);
II FASE DI VITA E' LA CITTA' ROMANA DI SCOLACIUM CHE SI TRASFERISCE SULLE ALTURE TERRAZZATE DEL TEATRO ROMANO DIVENENDO CITTA' TARDO ANTICA DEL IV-V SECOLO D.C., DEFINITA DA CASSIODORO CITTA' RURALE, OVVERO LUOGO IN CUI CONVIVEVANO LE GRANDI STRUTTURE URBANE ALL'INTERNO DI CAMPI COLTIVATI;
III FASE DI VITA E' LA CITTA' TARDO ANTICA CHE SI TRASFERISCE SUI TERRENI DEL MONASTERO CASTELLENSE FONDATO DA CASSIODORO, DIVENENDO COSI' CASTRUM BIZANTINO ALLA SECONDA META' VI SECOLO, MA L'INDIVIDUAZIONE DEL CENTRO FORTIFICATO A SANTA MARIA DEL MARE PONE IL PROBLEMA RIGUARDANTE L'EFFETTIVO TRASFERIMENTO SULLE TERRE DEL CASTELLENSE.
ASPETTIAMO ALTRI STUDI PER AVERE CHIARIMENTI!!
Arch. Giuseppe Lombardo
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