OSMOSI ARCHITETTONICA tra BIZANTINI e NORMANNI
PREAMBOLO - All'arrivo dei Normanni la Puglia, la Basilicata e la Calabria erano terre che affondavano le loro radici in un passato storico ricco, come quello bizantino ormai cristallizzato già da cinquecento anni.
I Normanni per essere legittimati dal Papa nelle conquiste dei territori meridionali d'Italia stipularono un accordo, che consisteva nel riportare la chiesa meridionale sotto l'influenza di Roma.
Una volta conquistata tutta la Calabria (1060) non spazzarono il clero italo-greco ancora molto vivo sul territorio, anzi questo fu un periodo in cui nacquero nuovi monasteri di religione bizantina e si avviarono lavori di ristrutturazione nell'antica sede vescovile di Rossano, con la creazione di nuovi tappeti musivi.
I Normanni per farsi accettare dalla popolazione meridionale e soprattutto calabrese pare seguissero, in generale, una politica di tolleranza verso le comunità orientali, garantendo per quanto possibile la sopravvivenza delle istituzioni monastiche greche.
I Normanni per essere legittimati dal Papa nelle conquiste dei territori meridionali d'Italia stipularono un accordo, che consisteva nel riportare la chiesa meridionale sotto l'influenza di Roma.
Una volta conquistata tutta la Calabria (1060) non spazzarono il clero italo-greco ancora molto vivo sul territorio, anzi questo fu un periodo in cui nacquero nuovi monasteri di religione bizantina e si avviarono lavori di ristrutturazione nell'antica sede vescovile di Rossano, con la creazione di nuovi tappeti musivi.
I Normanni per farsi accettare dalla popolazione meridionale e soprattutto calabrese pare seguissero, in generale, una politica di tolleranza verso le comunità orientali, garantendo per quanto possibile la sopravvivenza delle istituzioni monastiche greche.
NOTA - I Bizantini fino all'arrivo dei Normanni proponevano un'architettura di foggia più contenuta e raccolta, tra queste ricordiamo la Cattolica di Stilo, l'oratorio di San Marco a Rossano ed il Battistero di Santa Severina, ecc. edifici caratterizzati da una pianta centrale (figure sotto).
OSMOSI CULTURALE
Sul territorio calabrese annoveriamo altri importanti edifici ecclesiastici medievali collocati nel periodo riferito al "crepuscolo bizantino" IX-IX secolo d.C., che rispecchiano a pieno la commistione d'arte tra la cultura orientale-bizantina e quella occidentale-latina.
L'incontro fra le due tipologie di creazioni edificatorie si materializzò anche dal fatto che il clero italo-greco voleva competere con la tradizione architettonica romana-latina.
Ma quali sono le caratteristiche che spiccano nelle architetture religiose normanne che si integreranno a quelle bizantine?
Santa Maria del Patir - Rossano
abside rivolta ad oriente di Santa Maria dei Tridetti - 1065
NOTA - L'importante edificio in questione è ubicato nella campagna di Staiti, è considerato uno dei primi esempi di osmosi artistica tra il mondo greco-ortodosso e quello latino, per questo è annoverato a edificio "monumento nazionale".
In questa architettura si intravedono anche motivi islamici rappresentati dall'uso degli archi ogivali nell'ingresso e poi lungo le navate.
Il tempio è l'unica parte rimanente di un convento basiliano.
CONCLUSIONI - In Calabria in questa categoria di opere in cui i due stili si mescolano annoveriamo anche il monastero di San Giovanni Therestis a Bivongi e la chiesa di S. Maria Terreti, quest'ultima abbattuta nei primi decenni del 1900.
parte absidale completa
sopra immagini pianta e tetto con cupolette della Cattolica di Stilo - X-XI secolo d.C.
sopra immagini pianta e alzato esterno dell'oratorio di San Marco - fine X secolo d.C.
sopra pianta e interno battistero Santa Severina - IX secolo d.C.
detti "EDIFICI A PIANTA CENTRALE"
Sul territorio calabrese annoveriamo altri importanti edifici ecclesiastici medievali collocati nel periodo riferito al "crepuscolo bizantino" IX-IX secolo d.C., che rispecchiano a pieno la commistione d'arte tra la cultura orientale-bizantina e quella occidentale-latina.
L'incontro fra le due tipologie di creazioni edificatorie si materializzò anche dal fatto che il clero italo-greco voleva competere con la tradizione architettonica romana-latina.
Ma quali sono le caratteristiche che spiccano nelle architetture religiose normanne che si integreranno a quelle bizantine?
- pianta longitudinale divisa a tre navate e terminante in una abside trilobata;
- tipico impianto basilicale utilizzato su larga scala dall'architettura benedettina.
Descriviamone alcune....
Santa Maria del Patir - Rossano
posizione di Rossano dove si trova il Patirion
immagini sopra facciata e abside trilobata del Patirion - 1095
interno del Patirion con decorazioni musivi pavimentali, decorazione tipica bizantina
(fotografia di Rossella Tedesco)
BREVE STORIA - L'abbazia fu fondata dal monaco bizantino Bartolomeo di Simeri alla fine dell'XI secolo, per la costruzione del complesso religioso venne coadiuvato da signori normanni tra cui un dignitario facente veci della corte.
In breve tempo divenne una delle più importanti abbazie dell'Italia del sud e centro delle attività dei monaci amanuensi, perciò possedeva anche una ricca biblioteca purtroppo andata persa, al giorno d'oggi dell'importante edificio religioso rimane solo il tempio.
posizione di Staiti dove si trova il monastero di Santa Maria Tridetti X-XI secolo d.C.
interno del Patirion con decorazioni musivi pavimentali, decorazione tipica bizantina
(fotografia di Rossella Tedesco)
BREVE STORIA - L'abbazia fu fondata dal monaco bizantino Bartolomeo di Simeri alla fine dell'XI secolo, per la costruzione del complesso religioso venne coadiuvato da signori normanni tra cui un dignitario facente veci della corte.
In breve tempo divenne una delle più importanti abbazie dell'Italia del sud e centro delle attività dei monaci amanuensi, perciò possedeva anche una ricca biblioteca purtroppo andata persa, al giorno d'oggi dell'importante edificio religioso rimane solo il tempio.
Santa Maria dei Tridetti - Staiti
posizione di Staiti dove si trova il monastero di Santa Maria Tridetti X-XI secolo d.C.
facciata di Santa Maria dei Tridetti
interno monastero, particolare archi ogivali
NOTA - L'importante edificio in questione è ubicato nella campagna di Staiti, è considerato uno dei primi esempi di osmosi artistica tra il mondo greco-ortodosso e quello latino, per questo è annoverato a edificio "monumento nazionale".
In questa architettura si intravedono anche motivi islamici rappresentati dall'uso degli archi ogivali nell'ingresso e poi lungo le navate.
Il tempio è l'unica parte rimanente di un convento basiliano.
CONCLUSIONI - In Calabria in questa categoria di opere in cui i due stili si mescolano annoveriamo anche il monastero di San Giovanni Therestis a Bivongi e la chiesa di S. Maria Terreti, quest'ultima abbattuta nei primi decenni del 1900.
monastero bizantino fondato da San Giovanni Therestis monaco nato in Sicilia da genitori calabresi, rapiti dai Saraceni dopo un'incursione a Stilo, in età adolescenziale tornò al paese natio dei genitori insieme ad altri gruppi di monaci per fuggire agli Arabi che controllavano la Sicilia.
parte absidale del monastero basiliano di San Giovanni Therestis 1050: la cupola poggia su base cubica in cui all'interno è sorretta da quattro pilastri angolari uniti da archi
(foto FAI)
parte absidale completa
dall'immagine vediamo che i parametri murari esterni mostrano marcatamente lo stile bizantino nell'apparecchiatura del materiale litico: conci di pietra e materiale cotto.
Dott. Giuseppe Lombardo
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