La POLIS di KAULON
Cari lettori, in questo post narrerò la storia della città dei mosaici, l'antica colonia greca Kaulon i cui resti si trovano nel comune di Monasterace (Rc).
Mitologia - Dopo la guerra di Troia l'Amazzone (donna guerriera) Clete attraverso un naufragio approdò sulle spiagge di Punta Stilo, su questi fertili luoghi costieri creò un piccolo regno che di volta in volta veniva governato dalle sua discendenti omonime.
All'arrivo degli Achei guidati da Tifone con l'aiuto di Crotone distrussero il piccolo regno e uccisero l'ultima regina Clete, in questo eccidio si salvò solo il figlio Caulon che ricostruì la città dandole il suo nome.
STORIA - La città di Kaulon fu fondata dagli Achei nella seconda metà del VIII secolo a.C., sulla sua nascita si deve però ancora fare chiarezza poiché molti studiosi ritengono sia stata fondata dai Krotoniati come città civetta ai confini più meridionali della propria Chora (territorio/regione), altri studiosi ancora sostengono che la sua nascita si deve alla più vicina Polis di Locri.
La città aveva un circuito murario fatto di porte e torri che racchiudeva l'impianto urbano "ippodameo", ovvero tessuto urbano regolare fatto di strade principali (plateai) parallele fra loro e che si intersecavano con le più piccole (stenopoi), formando una griglia.
La città era lambita dal fiume Sagra, dove nel VI secolo a.C. si combatté una cruenta battaglia per il possesso del territorio tra gli opliti (guerrieri) di Kroton (Crotone) e Locri con l'aiuto di Rhegion (Reggio), ma quest'ultime città ebbero la peggiore sconfitta ad opera dalla militarmente potente Kroton.
La città era provvista di un porto che contribuiva a vitalizzare la città in scambi commerciali e di esportazione dei suoi prodotti.
Durante il VI secolo a.C. la città raggiunse il massimo splendore con una certa autonomia e contava più di 10.000 abitanti, ma essendo posta fra le potenze magnogreche di Crotone e Locri (Polis con maggior peso politico in Calabria) non ebbe modo di esprimere la propria potenza economico-militare.
posizione di Kaulon fra le potenti Polis di Kroton (Crotone) e Locroi (Locri)
area sacra urbana del tempio dorico (VI secolo a.C.) di Kaulon dedicato a Zeus:
si nota l'intera planimetria, le gradinate e l'altare del tempio dorico (di Punta Stilo) che era posto all'interno della mura, aveva 6 colonne sui lati corti e 13 sui fianchi.
Gli studiosi affermano che il tempio era un santuario frequentato da prima che nascesse la città achea, in quanto essendo un territorio ricco di risorse come il legname i coloni facevano già diverse "ricognizioni" d'insediamento.
mosaico dell'antica Kaulon datato III secolo a.C., rinvenuto nella casa detta del Drago
parte del grande tappeto musivo a Kaulon, rappresenta un drago marino
vista integrale del grande mosaico della "sala dei draghi, dei delfini e dell'ippocampo" di 25 mq del IV secolo a.C. fu scoperto nel 2014 nella zona casamatta (complesso termale) fuori le mura della città a qualche centinaio di metri a destra del tempio dorico: si trattava di un edificio prima adibito a residenza e poi a terme.
Il detto pavimento musivo era posto un un ambiente con piscina e bagni riservati agli uomini.
L'eccezionale tappeto musivo ha significato simbolico: il drago impediva al male di entrare in quel luogo, i delfini di viaggiare sicuri nelle avversità della vita e l'ippocampo consentiva all'anima di librarsi nell'infinito.
E' il più esteso mosaico pavimentale di tutta la Magna Grecia.
(foto tratta da corriere della Calabria)
fuori le mura urbane e vicino a un grande centro cultuale furono ritrovate grondaie a testa di leone
panorama completo dei settori del parco archeologico, in cui sono stati portati alla luce i reperti sopra descritti.
Il maggiore dei templi era quello ubicato ai piedi della collina del faro di punta Stilo (sopra la casa del drago), si tratterebbe anche del più antico (VIII a.C)....
Riassunto conoscitivo dell'impianto urbano - Ad oggi si sa poco del tessuto urbano della prima fase (VII-VI secolo a.C.) siamo illuminati solo dai resti del santuario sulla collina del faro, quello che si conosce meglio è la fase di occupazione brettia e la distruzione ad opera di Dionisio di Siracusa 389 a.C..
Siamo certi che si trattasse di un tessuto urbano ippodameo con plateai, ovvero strade maggiori perpendicolari alla linea costiera e strigas (isolati lunghi e stretti).
NOTA - Grosse mareggiate di alcuni anni fa hanno portato via parti della città antica, come piccole porzioni di mura, basamento tempio dorico e resti dell'area sacra.
Davanti alla linea costiera di Punta Stilo vi soni i resti di un antico tempio.
Curiosità - Il ritrovamento di un complesso termale nelle città magno greche è un fatto raro, a Kaulon l'uso delle terme avviene a partire del III secolo a.C. quando l'edificio in questione non è più destinato a residenza.
Dott. Giuseppe Lombardo
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