UNA GRANDE VILLA ROMANA SUL LAGO

Cari lettori, facciamo un'excursus nella fertile valle dell'Esaro in cui nel periodo Romano Imperiale per sfruttare i ricchi terreni agricoli e poi alla vendita dei loro prodotti insistevano diverse ville rustiche;

in questo caso citiamo la grande villa romana, la cui esistenza dura in un arco temporale che va dalla fine II secolo a.C. al IV secolo d.C., ubicata sulle rive dell'omonimo lago Esaro nel comune di Roggiano Gravina.



lago Esaro al centro dell'omonima valle, sullo sfondo la catena del Pollino

altro scorcio a carattere agricolo della valle dell'Esaro
(foto tratta da parcoarcheologicodelmordillo.it)


Contesto geografico - La valle dell'Esaro è un territorio cerniera ubicato tra la catena del Pollino (a nord) e la grande piana di Sibari (ad est) e quindi al centro di passaggi viari molto trafficati, per la sua fertilità e produttività vi insistevano grandi fattorie già in età ellenistica.
La romanizzazione dei territori di pianura (II secolo a.C.) videro l'installazione di diverse ville rustiche, poi nel periodo Imperiale (I-III secolo d.C.) i signori/dominii-possessores romani quando decisero di investire nelle campagne e nell'economia rurale ingrandirono molte di esse.
Così, le ville divennero headquartier per gestire al meglio i vasti terreni, facendole divenire anche delle lussuose dimore patrizie.

In Calabria uno dei tanti emblemi di dette sfarzose architetture patrizie -ma nel contempo aziende agricole- è rappresentata dalla villa sul lago detta di LARDERIA.
Il nome ci perviene dal latino lardum = lardo e proprio qui oltre alla produzione dei beni agricoli si allevavano i suini.

Il detto palinsesto architettonico è uno delle più importanti dimore residenziali extra urbane in Calabria.

STORIA DELLA STRUTTURA - L'enorme villa imperiale è un complesso databile tra I e IV secolo d.C., ma saggi archeologici hanno dimostrato che sul sito vi era già una fattoria di età ellenistica del II secolo a.C., poi nel I secolo d.C. nacque un magazzino di stoccaggio della frutta (Pars fructuaria).
Il complesso architettonico ha due fasi edilizie, il primo riferito all'età augustea (I secolo d.C.) ha parametro murario fatto con conci di pietre di misura diseguale detto opus incertum, il secondo (II-III secolo d.C.) con parametro murario fatto di mattoni in argilla e legati con malta detto opus testaceum.

Per essere posta al centro di vasti latifondi il ricco possessores/dominus per gestire le sua proprietà nel II secolo d.C. volle il suo ampliamento, così fece creare anche un impianto termale caratterizzato da splendidi tappeti musivi e da un ninfeo semicircolare.
Tra questi vasti latifondi agricoli vi lavoravano molti schiavi per produrre merci in surplus e molto probabilmente nelle vicinanze del sito ci fu anche una una mansio, ovvero struttura per il riposo e la cura di ufficiali e persone di alto rango che attraversavano le strade di questi territori.
La villa fungeva anche come luogo di rappresentanza del personaggio influente del luogo.

Durante la seconda metà del III secolo d.C. la villa iniziò un lento declino complice la crisi economica di tutto l'Impero, per cui il diradamento della vita economico-sociale correlato alla villa partì con la destinazione degli ambienti termali a botteghe di artigianato e gran parte di altri vani destinati a magazzini. 
Alla fine del IV secolo d.C. la villa venne definitivamente abbandonata, ma nel contempo nacque un piccolo centro abitato.

Le sue peculiarità sono i mosaici, con decorazione di tipo GEOMETRICA.

pianta: a sinistra dell'immagine è la parte termale, dentro la nicchia vi è la vasca semicircolare.

questi sono le trame ornamentali dei mosaici, ricostruiti graficamente dal Prof. Carmelo Malacrino.



ROVINE
(foto Gianni Termine)

ingresso nel calidarium, ovvero ambiente termale destinato ai bagni in acqua calda notiamo che i parametri murari sono in opus incertum/mixtum e testaceum.
(foto tratta da tripadvisor.it)



resti villa con vista lago
(foto mapio.net)

Mosaici II secolo d.C. a motivi floreali, con tessere bianche, nere, verdi e rosse

Altra prospettiva dei mosaici
(foto da gettyimages di F. Barbagallo)

altro scorcio dei mosaici a motivi geometrici
(foto Gianni Termine)

particolare
(foto di Facundo Diez)


NOTA:
La villa al giorno d'oggi è l'unica in Calabria ad avere un numero alto di mosaici pavimentali a decorazione geometrica.

(foto Gaetano Sangineti)

Il sito è uno dei complessi residenziali più importanti di epoca romana in Calabria.😃


Dott. Giuseppe Lombardo

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