MORANO CALABRO incantevole borgo

Cari lettori, spostiamoci sull'alta Calabria ai confini con la Basilicata e narriamo la storia di un borgo inserito nel meraviglioso contesto naturale del Parco Nazionale del Pollino e al centro di importanti passaggi viari, percorsi sin dall'antichità. 



particolare posizione nel contesto viario


scorcio del Parco Nazionale del Pollino

scorcio di Morano Calabro ai piedi del Pollino
(foto tratta da Pinterest)

Storia - Morano si trova al centro di importanti passaggi viari attraversati sin dalla notte dei tempi e sicuramente la sua area fu frequentata già dagli Enotri, poi in epoca magnogreca fu molto bazzicata come attestato il ritrovamento di monete di Thurii.
Per i Romani era punto strategico poiché controllava il passo di Campotenese ed un tratto della consolare romana via Annia Popilia, infatti nei suoi pressi già dal II secolo a.C. crearono una statio con il nome di Muranum.

La statio romana era una tappa fondamentale ed ebbe molta importanza, visto che viene citata anche dalla Lapis Pollae (epigrafe in marmo del II secolo a.C.), in cui vengono elencate le tappe e le città romane più rilevanti sulla via Annia Popilia (Reggio-Capua).

Lapis Pollae: al quinto rigo c'è Muranum


Con i Normanni (XI secolo d.C.) Morano Calabro per la sua felice posizione si trasformò in un primo nucleo abitato medievale ai piedi del possente castello, edificato sempre da loro.

Però nell'alto medioevo a partire dal VII secolo d.C. nelle vicinanze di Morano sorse il sito fortificato del Sassone, prima Longobardo poi bizantino, per la felice ubicazione di controllo su questi territori e passaggi viari fu sempre conteso.
Il nome ci rimanda anche ad un'etnia germanica forse agli Ottoni che nel X secolo d.C. arrivarono per scacciare gli Arabi, e che qui un loro contingente militare in quel periodo formò un castrum.
Comunque sul sito si fanno ancora degli studi per capirne qualcosa in merito.
Su questo luogo si vedono i resti della cinta muraria, necropoli, una fonte battesimale e resti di chiesette con absidi rivolte ad est (rito greco-bizantino) ed altri edifici.
Sicuramente per la sua posizione strategica di controllo di un tratto della via romana Annia Popilia veniva utilizzata dalla popolazione intoro come centro-rifugio in caso di assalti nemici.
Evidenziamo anche che durante il medioevo era una tappa per i pellegrini che andavano a Roma in Terrasanta.

resti del Sassone

primo piano del castello edificato dai Normanni su un avamposto militare romano

altra prospettiva del castello

Il centro storico del borgo è ricco di chiese e palazzi....

chiesa SS Annunziata risalente all'epoca Normanna (XI secolo), collocata nelle vicinanze del castello

Chiesa della Maddalena edificata a partire del XVI secolo sui resti di una chiesetta medievale bizantina (?) o normanna a quel tempo ubicata fuori le mura urbiche, è la più grande chiesa del borgo ed è ricca di opere d'arte

la collegiata della Maddalena possiede una grande e caratteristica cupola maiolicata.

collegiata della Maddalena: interno, zona absidale baroccheggiante del 1737

particolare dell'abside

nella sacrestia della collegiata della Maddalena è possibile ammirate il polittico del 1477 attribuito al pittore veneto Bartolomeo Vivarini

il monastero francescano quattrocentesco di San Bernardino da Siena

chiostro del monastero di S. Bernardino

all'interno della chiesa di S. bernardino troviamo l'affresco Madonna con il bambino ed ai lati San Francesco e San Bernardino del 1544

 nella chiesa dei S. Apostoli Pietro e Paolo ci sono una serie di statue create da Pietro Bernini, in questo caso viene raffigurata Santa Caterina d'Alessandria  


Oggi il bellissimo borgo per la sua arte, natura, tradizioni ed enogastronomia è inserito nel club borghi più belli d'Italia😀


Dott. Giuseppe Lombardo

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