Chiesa Bizantina degli "Ottimati" a Reggio Calabria

posizione della città ospitante la chiesetta


panorama di Reggio Calabria


SINTESI STORICA - La città di Reggio Calabria nel corso dei suoi quasi tremila anni ha avuto una storia prestigiosa, fondata dai greci provenienti dalla città di Calcide nell'VIII secolo a.C., per la sua posizione strategica a controllo dello stretto divenne fulcro economico, sociale e culturale.
Nel II secolo a.C. con i Romani divenne una delle più importanti città del sud Italia e nel IV secolo d.C. divenne sede del corrector, ovvero un governatore che amministrava la Regio III Lucania et Bruttii.
Sotto l'Impero Bizantino divenne sede del Ducato di Calabria (VI-X secolo d.C.), ricco centro commerciale, agricolo, artigianale e militare, per concludere il suo cammino nei secoli, dalla fine dell'XI secolo d.C. in poi con l'arrivo dei Normanni divenne importante città.

Nelle sue diverse dominazioni la città si è espansa e quindi ha avuto importanti monumenti, però per via di diversi terremoti nel corso dei secoli ha avuto anche drastici cambiamenti urbani, perciò di conseguenza è difficile dare una composizione del suo tessuto urbano dei secoli passati.
Solo la toponomastica e l'archeologia effettuati nei decenni scorsi ci hanno dato una mano per comprendere tali cambiamenti urbani.

Dell'alto medioevo, dell'epoca bizantina e dei secoli vicini non rimane quasi nulla, a causa della drastica risistemazione urbana avvenuta soprattutto nel corso del XX secolo dopo il disastroso terremoto del 1908.
La chiesa degli "Ottimati" è una piccola struttura che richiama le forme e gli stili bizantini, epoca in cui Reggio Calabria fu un centro bizantino di rilievo e importante sotto il profilo economico e amministrativo.
I canoni architettonici sono di chiara matrice bizantina, anche se nel corso dei secoli ha subito alcune drastiche distruzioni, in primis a causa di disastrosi terremoti che hanno colpito l'area dello stretto.

L'edifico in questione risale tra il X e XI secolo d.C., confermata da una planimetria quadrangolare a tre navate coperte da cinque cupolette (fig.1), oggi conservata nella Soprintendenza della Calabria, in cui si constano forti analogie architettoniche con altri edifici bizantini della Regione ad esempio la Cattolica di Stilo.
I Normanni apportarono dei cambiamenti, sostituendo la copertura a cupolette con volte a crociera.

fig.1 - planimetria chiesa "Ottimati" - la chiesetta è distribuita in tre navate


Epoca normanna  
Durante la dominazione normanna (XI-XII secolo) l'antica chiesetta rivestì un ruolo importante per la sua funzione di cappella palatina, essendo collegata da un passaggio sotterraneo al castello scoperto nel 1857 (figura sotto). 
Il nome ci rimanda all'antica cripta degli "Ottimati", realizzata come struttura d'appoggio per la chiesa d'epoca normanna del XII secolo dedicata a San Gregorio Magno.
Il termine Ottimati fa riferimento anche ad un'antica confraternita di nobili reggini normanni, ottimati appunto, che dal XVI secolo ebbero la loro sede in questa struttura.

contesto urbano - in primo piano spiccano i due torrioni rimanenti a pianta circolare del castello aragonese (XV-XVI secolo) e a sinistra si vede la chiesetta "Ottimati" con la sua cupoletta rossa. (Immagine tratta da citynow)

NOTA: Attualmente quella che vediamo è una ricostruzione in altro sito della struttura (sempre vicino al castello), poco decentrata per via del rifacimento urbano della città dopo il terremoto del 1908.

L'importanza della chiesa è dovuta anche per la conservazione dell'antico mosaico pavimentale in stile cosmatesco del XII secolo, ricomposto nell'attuale edificio, il manufatto pavimentale rappresenta una delle poche testimonianze rimanenti di età medievale calabrese.
Si tratta di una opera realizzata in "opus tassellatum", ovvero composizione di pietre policrome di marmo bianco e nero e porfido rosso e verde, che si caratterizza nei riquadri centrali per una partitura geometrica con motivi di intrecci curvilinei.


     
vista lato est
cupoletta - elemento architettonico che ci rimanda all'arte bizantina

interno - alzato con colonne che sostengono la cupoletta

pavimento cosmatesco decorato e intarsiato con tessere marmoree policrome

altra porzione del mosaico medievale




Dott. Giuseppe Lombardo (peppelomb847@gmail.com)

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