ROSSANO: fulcro della civiltà bizantina

posizione di ROSSANO


Tra il 540 d.C. ed il 1054 Rossano fu un caposaldo su più spetti:

Militare, in quanto posta su un costone roccioso strategico, a dominio della piana di Sibari e con lo sguardo di controllo chi si spinge fino alla costa ionica, in sostanza sito difficile da espugnare da popoli barbari che spadroneggiavano in Calabria, come Ostrogoti, Longobardi e Saraceni.
I parametri orografici hanno consentito alla città di diventare il fulcro dell'amministrazione bizantina calabrese e centro propulsore della fede ortodossa, in quanto nella zona chiamata "Graecìa" insistevano diverse grotte scavate nel tufo abitate da comunità di monaci.

Rossano posizionata sulle alture con in fondo vista mare

storico-artistica, in quanto la città possiede tra i più rappresentativi e importanti monumenti bizantini del meridione d'italia.
Infine religioso, perché qui nacquero le prime grotte di monaci anacoreti, centro di diffusione dell'ellenismo e di spiritualità monastica italo-greca.

La città fu importante e strategica già a partire dalla sua nascita, ma il suo massimo prestigio rispetto a tutte le altre città avvenne a partire del X secolo, in cui divenne sede dello stratega di Calabria al posto di Reggio, soprattutto grazie alla sua formidabile posizione che la rendeva sicura.
Nel X secolo divenne anche quartiere generale dell'Imperatore di Sassonia Ottone II, arrivato a Rossano per dare manforte ai Bizantini nel contesto delle battaglie di eliminazione contro i Saraceni, che continuamente devastavano coste e città calabresi.


Ricordiamo che Rossano e il territorio intorno fu costellato di grotte abitate da monaci, fuggiti tra VIII e IX secolo dai territori orientali dell'Impero per via della persecuzione iconoclasta, come in contrada Calamo anche se il costone dove insistevano le cavità naturali per via di frane è stato in parte cancellato.
Altro sito della zona è Pietrapaola, dove è presente un nucleo rupestre dispiegato lungo il costone della Timpa del castello, si tratta di uno sperone arenitico ospitante numerose unità rupestri datate tra l'VIII e XI secolo d.C..

cavità rupestri a Pietrapaola.

A proposito dei monaci italo-greci, la città di Rossano diede i natali a importanti Santi del X secolo, tra questi vi è San Nilo grande eremita, abate e fondatore di diversi monasteri, come Sant'Adriano a San Demetrio Corone (figura sotto) nato nel 955 d.C. da una piccola chiesa per essere utile ad un cenobio, ovvero una comunità di monaci.
Con i Normanni nell'XI secolo venne affidato ai monaci Benedettini, assumendo nell'architettura caratteristiche romaniche-normanne.

Chiesa Sant'Adriano X-XI secolo d.C.

Con l'arrivo dei Normanni nel 1054, in Calabria non ci fu una fondazione di nuove città, ma occuparono i principali capisaldi territoriali bizantini, considerati già inespugnabili e strategici nel controllo di vaste aree, tra questi vi è proprio Rossano.
La politica normanna era quella di non scalzare la cultura dei bizantini, ma di mantenerla e creare anche degli intrecci, soprattutto in architettura.

Nei prossimi post parlerò della commistione architettonica tra le due culture.


Dott.Giuseppe Lombardo

Commenti

Post popolari in questo blog

CARLO MAGNO IMPERATORE DEL SACRO ROMANO IMPERO

VIABILITA' nella CALABRIA tra Tardo antico e Medioevo (IV-XI secolo)

ARCHITETTURA NORMANNA in CALABRIA