SAN MARCO ARGENTANO città NORMANNA


Cari lettori della Calabria poco conosciuta, in questo post parliamo della città normanna per antonomasia in Calabria.

Inizialmente San Marco Argentano fu fondata dai Romani come avamposto militare, poi nell'alto medioevo (fine IX secolo d.C.) essendo un territorio roccioso e fornito di alture collinari fu scelto dalla popolazione che viveva in prossimità della costa, come sito su cui formare un agglomerato, soprattutto per difendersi dalle razzie saracene. 

Il suo territorio dalla notte dei tempi fu considerato strategico, perché posto fra la costa ionica e la costa tirrenica della Calabria e luogo di controllo di grandi vie di comunicazioni e passaggi obbligati, perciò assume il ruolo di baricentro formidabile per controllare e tenere sotto occhio tutto ciò che accadeva in questo lembo di terra calabra.
Il suo possesso fu fondamentale per ogni popolo tra cui i Normanni, che proprio qui plasmarono una prima città ducale sorretta dagli Altavilla. 

in rosso posizione di San Marco Argentano

centro storico di San Marco Argentano visto dalla torre normanna, infondo si nota il profilo della cattedrale
territorio intorno a San Marco Argentano


PARTIAMO COSI'.. - L'esercito normanno guidato dal condottiero Roberto d'Altavilla dopo pochi anni lascia il castello di Scribla, posto al centro della piana di Sibari, per stanziarsi intorno al 1053 più a sud precisamente a San Marco Argentano (figura geografica sotto).
Già i Romani scelsero questo territorio con una posizione strategica per fondare un centro con il nome Argentanum, così Roberto su un precedente fortilizio romano fece costruire una motta di avvistamento e difesa della valle del fullone, dando a questo castrum un ruolo militare importante.
In origine la motta edificata dai Normanni consisteva in una torre (donjon) coadiuvata da un recinto di difesa in legno, la figura sotto ci fornisce un'idea.

ricostruzione grafica di una motta, probabilmente i Normanni appena arrivati a San Marco (1053) costruirono tale fortezza che si presentava così, ma con base tonda.
ricorda: alla fine dell'XI e inizi del XII secolo la torre fu ricostruita in muratura.

percorso seguito dalle truppe normanne per raggiungere San Marco Argentano: in blu Scribla ed in rosso San Marco Argentano

Con la loro conquista la città crebbe militarmente e fu sito fondamentale perché da qui si progettarono le prossime conquiste normanne verso altri vicini territori e importanti centri posti più a sud, ovvero Martirano e Cosenza.
In breve tempo il centro si sviluppò notevolmente, divenendo un città medievale calabrese importante.

La città si identifica molto con la figura di Roberto d'Altavilla, perché probabilmente istituì la sede vescovile e soprattutto fece plasmare l'impianto urbano tipico dei Normanni, ovvero da un estremo del borgo la fortezza e dall'altro la cattedrale (potere temporale e potere spirituale), insomma, creò una sua piccola capitale.


cartografia San Marco Argentano del 1700 circa - si notano la fortezza (a sinistra) identificata con la lettera G e la grande cattedrale (in primo piano a destra) con annesso vescovato identificati con la lettera A


Roberto d'Altavilla (detto il Giuscardo)

motta normanna 1053

Nota: la torre con i suoi beccatelli ha avuto rimaneggiamenti nel XIII secolo con gli Angioini, del periodo normanno rimane la motta (terrapieno dove poggia la torre mastra o per i normanni Donjon).



facciata e interno cattedrale di San Marco - probabilmente fu la prima cattedrale di rito latino edificata in Calabria dai Normanni, al giorno d'oggi è una costruzione molto rimaneggiata nello stile architettonico, ultimo rimaneggiamento è stato intorno agli anni trenta. 

 restauri di qualche anno fa all'interno della cattedrale hanno restituito la cripta normanna, ovvero ambiente sacro sotterraneo con copertura formata da volte a crociera sorretta da tozzi pilastroni, datata al 1070



nei pressi di San Marco Roberto d'Altavilla con la moglie Sikelgaita fonda nel 1065 un'abbazia benedettina, a questa fondazione presero parte anche una schiera di nobili normanni e di monaci provenienti dalle abbazie del nord della Francia.
L'abbazia benedettina è nominata S. Maria della Matina, poi nel 1222 passa ai cistercensi che apportarono cambiamenti come la copertura a volte a crociera costolonata della sala capitolare.


Il complesso sacro fu molto rimaneggiato soprattutto nei piani superiori, come mostra la figura sopra, la parte medievale è presente nei piani di campagna. 

Nell'antica cartografia mostrata sopra che rappresenta la città, l'abbazia è identificata con la lettera D

Conclusioni:
in questo centro normanno annoveriamo anche la fontana di Sichelgaita (nome della seconda moglie di Roberto d'Altavilla), l'opera ha avuto diversi cambiamenti nei secoli successivi all'epoca normanna e al giorno d'oggi si presenta rimaneggiata nella sua decorazione (datata nel XVI secolo), del periodo normanno conserva solo il camminamento dell'acqua e alcune sculture decorative.


fontana Sikelgaita o Sichelgaita (origine XI secolo)


Dott. Giuseppe Lombardo

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