CATANZARO NEL MEDIOEVO

Cari lettori, parliamo della città di Catanzaro che da Rocca strategica nelle battaglie per la liberazione della Calabria dai Longobardi e dai Saraceni (IX-X secolo d.C.), agli albori dell'XI secolo d.C. divenne un vivace centro bizantino.


la posizione Catanzaro contribuì a rendere il castrum strategico per il controllo del territorio, dopo poco crebbe in un vivace centro commerciale ben collocato tra mar Ionio e mar Tirreno, al centro geografico dell'istmo 

veduta città di Catanzaro
(dronestagr.am)

altra prospettiva della città vista dal campanile della cattedrale.

ORIGINI - La fondazione di Catanzaro rimane ancora nell'oblio, sappiamo che il generale bizantino Niceforo Foca nella seconda metà del IX secolo d.C. scelse queste alture alle spalle della costa ionica per edificare una rocca, utile a controllare il territorio intorno e installare una truppa militare in pianta stabile.
Grazie alla posizione felice a dominio del Golfo di Squillace rese il suo sito strategico per avvistare in tempo i nemici (Saraceni) che arrivavano dal mare.

Tra la fine del IX e inizi X secolo d.C. il Generale Niceforo Foca diventato nel frattempo nuovo Imperatore Bizantino, mandò in Calabria il Generale Flagizio a continuare l'opera di difesa della costa dai continui attacchi Saraceni, così da precedente fortezza militare iniziò a trasformarsi in centro urbano.
In quel lasso di tempo molte persone rivierasche e gli abitanti dei Koria per sfuggire ai continui saccheggi saraceni e quindi trovare un luogo protetto si aggregarono proprio nei pressi della rocca, in breve tempo complice la crescita di popolazione il tessuto urbano crebbe e si sviluppò in un centro ricco e vivace.
La nuova città fu ulteriormente fortificata e dotata di edifici amministrativi bizantini.

Nota - Per la sua formidabile posizione intorno al 927 d.C. fu occupata dagli Arabi, per poi essere nuovamente riconquistata intorno al 1000 dai Bizantini.

Come ci informa il Prof. Cuteri i Bizantini dotarono la città di un praetorion (palazzo del potere) dove era posizionato un consistente contingente militare, ma anche luogo amministrativo dove lo Stratega (capo militare e politico) svolgeva funzioni legislative-territoriali e militari del Ducato di Calabria.

Grazie al periodo di calma e tranquillità a partire dai primi anni dell'XI secolo d.C. o anche prima la città sarà uno dei massimi centri per la produzione della seta, a questo proposito il nome della città potrebbe derivare dal termine katartarioi (in greco filatori).
La produzione della seta potrebbe essere già effettiva con la nascita della città (?) per cui gran parte del territorio agricolo intorno alla città venne adibito a piantagioni di alberi da gelso, perché le sue foglie servivano a nutrire il baco che produceva il pregiato filamento.
La città è ricordata per il DAMASCATO CATANZARESE, che è la lavorazione artistica più conosciuta del pregiato tessuto.

iconografia di una sartoria

CURIOSITA': La qualità e l'arte prodotta dagli artigiani dei setifici di Catanzaro nel medioevo gli fecero conquistare il titolo di centro setifero eccelso, ma di come veniva confezionata era un segreto che la corte bizantina custodiva con gelosia.
La produzione della seta era un'attività ambita in ogni regno, infatti il re francese Luigi XI a metà del 1400 chiamò alla sua corte un gruppo di artigiani catanzaresi per invitarli a dare avvio ad un impianto di produzione della seta a Lione.

Nota: la città nel medioevo divenne un centro commerciale di grande vitalità, e luogo dove mercanti scambiavano e intrattenevano rapporti, a questo proposito nel centro storico di Catanzaro si può vedere la chiesa dedicata a Sant'Omobono. 

Sant'Omobono fu un mercante medievale di stoffe originario di Cremona, il suo ruolo di straordinario uomo negli affari commerciali non lo distrasse dal ricordarsi dei poveri e dei loro bisogni, il suo senso di carità fu motivo per i catanzaresi di costruire una chiesa a lui dedicata.



iconografia di Sant'Omobono


La chiesa al giorno d'oggi è considerata la più antica di Catanzaro, sede per molto tempo anche  della congrega dei sarti catanzaresi.


facciata chiesa di Sant'Omobono dell'XI-XII secolo
la legenda narra che sia stata eretta su un tempio pagano 

prospetto laterale  con apparecchiatura di conci e laterizi con archi e  monofore  poggiante su pietrame alla rinfusa

interno chiesa S. Omobono ad un'aula
(foto Prof. Francesco Cuteri)

Catanzaro nel XIII/XIV secolo era anche una delle poche città (l'unica nel Meridione d'Italia) a  produrre il VELLUTO.
Dalle cronache di Vincenzo d'Amato alla fine del XVII secolo Catanzaro aveva mille telai che producevano preziosi tessuti in velluto di ottima fattura, tali manufatti erano esportati in mezza Europa.

NORMANNI i nuovi conquistatori - Nella seconda metà dell'XI secolo Catanzaro fu conquistata dai Normanni, con loro la città continuò ad essere un presidio politico-amministrativo importante e la fornirono intorno al 1070 di un possente maniero militare (figura sotto).
Per la sua rilevanza strategica la elessero anche a sede vescovile.


L'immagine sopra mostra i ruderi del castello, si intravede ancora qualche metro di mura, breve tratto di camminamento e una torretta.
Ricordiamo che il castello ebbe trasformazioni strutturali fino al rinascimento, poi alla fine del XV secolo fu raso al suolo quasi per intero, al suo posto venne edificata la chiesa di San Giovanni.

facciata tardo rinascimentale della chiesa San Giovanni - secoli XV-XVIII


complesso chiesa di San Giovanni (XVI-XVII secolo) visto dall'alto - l'immagine mostra chiaramente che sorge su un'ampia platea, area di ubicazione dell'antico castello.


Qualche tempo fa sotto la superficie del complesso rinascimentale del San Giovanni sono state restaurate delle gallerie sotterranee, tali spazi sono relativi all'antica fortezza normanna, attraverso cui i militari ed i nobili cittadini avevano la possibilità di raggiungere posti fuori le mura (figura sotto). 

GALLERIE

CONCLUSIONI: Catanzaro con i Bizantini anche se fu importante centro economico e militare non fu sede vescovile, ma come già accennato saranno i Normanni del Guiscardo a istituire il vescovato.

Dott. Giuseppe Lombardo

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