PAVIA capitale longobarda

Nel mio percorso storico divulgato fin'ora ho narrato la storia dei Longobardi che hanno avuto contatto anche con la Calabria, a questo proposito però voglio parlarvi della loro capitale.

Cenni storici delle origini - Pavia fu colonizzata dai romani nel 89 a.C. su di un insediamento di origine gallico-ligure, a cui diedero il nome di Ticinum, il sito fu scelto perché al centro di importanti territori facilmente raggiungibili.
Guardando il tessuto urbano medievale-rinascimentale della città dall'alto si nota ancora il tipico impianto romano ordinato, fatto a scacchiera (figure sotto).

Pavia vista a volo d'uccello, a sinistra si nota il fiume Ticino che contribuì alla sua ricchezza

particolare impostazione dell'impianto urbano romano di Pavia
Al centro del tessuto urbano, dove è attualmente collocato il grande Duomo vi era il FORO.

A causa delle invasioni barbariche nel V d.C. le città più importanti dell'Impero romano d'Occidente -in primis la vicina capitale Milano- hanno avuto una drastica decadenza, avvenuta soprattutto per il trasferimento della capitale a Ravenna ritenuta più sicura.
Pavia in questo periodo ebbe una crescente considerazione nel ruolo militare grazie alla sua strategica posizione, al centro di un territorio compreso tra Lombardia, Piemonte ed Emilia, nonché per il possesso della vie d'acqua come il fiume Ticino il quale permetteva di raggiungere l'Adriatico.
Alla prima metà del VI secolo d.C. Pavia fu scelta insieme a Verona e Ravenna a sedes regia del re goto Teodorico, infatti fino al 553 d.C. Pavia continuò ad essere centro goto e sede del regno omonimo che da lì a poco sarebbe finito sotto l'autorità imperiale bizantina.
Un nuovo popolo arrivò da nord-est ed in breve tempo strappò tutto il nord Italia ai Bizantini, infatti dopo un lungo assedio Pavia venne conquistata dai Longobardi nel 569 d.C. per poi divenire qualche decennio dopo la loro capitale.


in rosso i territori afferenti al regno longobardo nel VII secolo d.C. in Italia ed in blu Pavia, la figura lascia intuire la sua formidabile posizione tra pianura, mare e fiumi e capofila di città importanti.

Ma cosa hanno lasciato in eredità i Longobardi a Pavia?
Innanzitutto gli edifici religiosi sono quelli che rimandano più ai fatti relativi alla corte longobarda, visto la loro conversione in Italia alla religione cattolico-romana.
ricordiamo che i Longobardi quando entrarono in Italia erano ariani, ovvero Cristo non sarebbe figlio di Dio, ma solo una sua eccellente creatura inferiore ad esso.


(foto Nadia Marino)


facciata, interno e pianta di San Michele Maggiore - origini VII secolo d.C. da collocare nel periodo del Re longobardo Grimoaldo
la basilica fu eretta in piena epoca longobarda e chiamata anche chiesa palatina, visto che a pochi metri vi era l'area del palazzo longobardo, poi viene rifatta tra l'XI e XII secolo d.C. in stile romanico, con tipica facciata a capanna molto usata nell'architettura romanica in Lombardia. 


facciata e interno altra basilica dedicata a San Pietro - detta San Pietro in ciel d'or nella forma e stile datata 1132, l'edificio religioso è ricordato perché proprio qui Re Liutprando nell'VIII secolo fece traslare il corpo di Sant'Agostino.
Si nota l'uso dei mattoni in cotto sulla facciata, tipica dello stile romanico in area Lombarda.


sull'altare maggiore troviamo l'arca marmorea contenente le spoglie di Sant'Agostino.

Liuprando (712-744 d.C.) è ricordato per essere stato il Re che costruì e restaurò diverse chiese e conventi.

iconografia di Liutprando il più cattolico dei Re longobardi dopo la Regina Teodolinda (VI secolo d.C.)

moneta longobarda di Liutprando, raffigurato con una croce in mano

Nota: San Michele per i Longobardi richiamava nei canoni il Dio pagano Odino (guerriero della loro religione prima della conversione), ed in ogni importante città da loro scelta come centro amministrativo veniva edificato un edificio dedicato all'Arcangelo.


altro edificio religioso longobardo, in questo caso si tratta di una cripta - prima metà del VII secolo d.C., fatta edificare da Re Rotari
(immagine tratta da mostralongobardi.it)


Nei Musei Civici di Pavia sono esposti diversi manufatti di oreficeria, anche funeraria longobarda ed altri manufatti, come bassorilievi.

orecchini a cestello

pluteo marmoreo elemento architettonico (balaustra) relativo a una parte recinta di un importante edificio religioso di Pavia  VII-VIII secolo d.C.

Conclusioni - Pavia entrò a far parte del Regno Carolingio nel 774 d.C., dopo la resa a Carlo Magno.

Dott. Giuseppe Lombardo

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