Polis greca di KRIMISA

Cari lettori facciamo un salto sulla media ala ionica calabrese:
Importante luogo della Crotoniade, indicato dall'Oracolo di Delfi come "sacra Krimisa"

Partiamo così....

Il nord della Chora (territorio/regione) della influente città greca di Crotone confinava con la polis di Krimisa o Krimissa (oggi Cirò), ricordata per la sua agricoltura e per le vaste piantagioni di vigne da cui si produceva un famoso vino.
La fama del pregiato nettare varcò i confini calabresi e divenne un prodotto unico in tutto il mondo greco antico, tanto da essere servito ai campioni delle Olimpiadi.



contesto insediativo nell'odierna provincia di Crotone delle polis ioniche, detta "Crotoniade".


immagini sopra - vigneti intorno a Cirò

atleti olimpici rappresentati su un vaso greco.


Storia Krimisa venne fondata nel VII secolo a.C. da coloni greci epiroti, al loro arrivo si mischiarono a popoli indigeni già abitanti dell'area intorno.
Per molti studiosi la città arcaia sorgeva sul sito dell'odierna Cirò superiore (entroterra costiero), dove furono rinvenute diverse evidenze archeologiche, poi con lo scorrere dei decenni si ingrandì fino ad occupare i colli intorno e le pianeggianti aree costiere.
La sua estensione raggiunse la zona costiera di Punta Alice (attuale Cirò Marina) su cui venne fondato il tempio dedicato ad Apollo ubicato al centro di in un'area sacra, probabilmente già esistente (figure sotto). 

Mito e legenda: Krimisa è legata alla figura di Filottete (grande arciere mitologico), che dopo la guerra di Troia giunse da esule il territorio crotoniate fondando un tempio dedicato ad Apollo, dove consacrò le lance donategli da Ercole.


visuale di Cirò Superiore - borgo ubicato sul territorio più interno rispetto alla costa, qui nel VII secolo a.C. fu fondata la città arcaica (?).

promontorio di punta Alice - area della città ellenica e sede dell'area sacra, dove insisteva il grande tempio dedicato ad Apollo, conosciuto anche TEMPLUM APOLLINIS ALAEI.
Questa area fu frequentata già dal VII secolo a.C.

Il tempio di Apollo ebbe due fasi di costruzione, una nel periodo  arcaico (VII-VI secolo a.C.) aveva colonne in legno e la copertura in terracotta, ma tra la fine del IV secolo a.C. e gli inizi del III secolo a.C. (età ellenistica) si decise di edificarne uno di maggiori dimensioni interamente in calcare ed in stile dorico

resti fondamenta del tempio di Apollo

prospetto principale tempio Apollo


piante del tempio Apollo - in alto mostra la pianta del primo tempio risalente al VI secolo a.C, quella in basso è afferente alla ricostruzione del IV secolo a.C.(fase ellenistica) in cui il suo peristasi (perimetro) era composto da 8 colonne sui lati brevi e 19 sui lati lunghi.

elementi architettonici del tempio di Apollo, riferiti alla cornice, esposti al museo archeologico di Cirò


testa di Apollo in marmo V secolo a.C. rinvenuta nei pressi del tempio, in tale area furono rinvenuti anche le altre parti dell'acrolito (braccia, mani, piedi) della statua.
Questa opera è attualmente conservata al museo archeologico nazionale di Reggio Calabria.

è detto Acrolito: le parti visibili del corpo di una statua prodotti in marmo, mentre il corpo era fatto in legno, argilla o altro materiale infine rivestito da ricche vesti.

esempi di acroliti


altre parti dell'acrolito del Dio Apollo rinvenuti nelle vicinanze del tempio


La città di Krimisa dal VI al IV secolo a.C. fu sotto l'orbita della potente e vicina Kroton (Crotone).


Probabilmente la sua fondazione sarebbe da attribuire proprio a Kroton, per controllare l'estremo territorio nord dalle pretese di Sybaris.
Comunque, la sua formidabile posizione contribuì alla navigazione e al commercio su diverse rotte e al commercio del suo popolo, per concludere, la città mantenne una sua identità anche per via del suo grande santuario, richiamo e crocevia di popoli enotri, greci ed etruschi.

Curiosità:

I due importanti santuari di Apollo (Krimisa) e Hera Lacinia (Capo Colonna-Kroton) erano situati sui rispettivi promontori, ed erano crocevia geografico di popoli e commerci, ma soprattutto contatti con la Madrepatria.


PROMONTORIO PUNTA ALICE (Krimisa)

PROMONTORIO DI CAPO COLONNA (Kroton)


CONCLUSIONI: con la distruzione di Sibari da parte di Crotone nel 510 a.C. il Santuario di Apollo Aleo funse come punto di massima espansione del territorio di Kroton.


Dott. Giuseppe Lombardo

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