COSENZA BRETTIA E ROMANA

Cari lettori, facciamo un salto nella città calabrese che possiede uno dei centri storici più grandi d'Italia:
Cosenza è una delle più antiche città italiane, la sua area fu abitata almeno dall'VIII secolo a.C. da popoli Italici con un villaggio di nome Kossa, nel V secolo a.C. fu occupata dalla tribù autoctona dei Bruzi  con il nome di Cossa, eleggendola a loro capitale.


ETA' BRUZIA - I Bruzi la occuparono perché capirono l'importanza strategica del suo sito, al centro di una valle passaggio obbligato per raggiungere altre sub-regioni calabresi, e all'incrocio dei fiumi Crati e Busento che le garantivano contatti verso le due coste (tirrenica e ionica).
Molto probabilmente il primo nucleo della città fu ubicato sulla sommità del colle San Pancrazio, nonché quello più altro fra i colli che cingono Cosenza, proprio da qui gli abitanti controllavano il territorio circostante ed erano più sicuri in caso di attacchi.
Purtroppo al giorno d'oggi non abbiamo molti elementi strutturali dell'età Bruzia.


Sulla sommità del colle San Pancrazio (dove adesso è ubicato il castello Federiciano XIII secolo) sorgeva un primo nucleo abitativo Brettio, il sito elevato del detto colle ha garantito il presupposto nel IV secolo a.C di creare un oppidum, ovvero piccolo agglomerato di abitazioni circondate da mura soprattutto sulla parte meno scoscesa del colle.
Entro le mura si poteva dare rifugio alla popolazione dell'area intorno, specialmente per chi viveva nelle zone rurali. (foto e-borghi)


ETA' ROMANA - Nel II secolo a.C. la Calabria e la città di Cosenza (Consentia) entrarono nell'orbita di Roma, nello stesso tempo sempre i romani diedero avvio alla costruzione della strada Consolare Capua-Rhegium (via Annia-Popilia), facendo della città un importante luogo di sosta intermedia, specialmente sul tratto interno.
Grazie alla via consolare Annia-Popilia la città crebbe in maniera esponenziale sia fisicamente che economicamente, infatti la sua citazione come importante tappa è data dalla tavola di Polla (figura sotto).


Lapis Pollae: al quinto rigo viene citata Cosenza

Nel 29 a.C. sotto l'Impero retto da Augusto fu eletta a colonia e considerata come capitale del Bruzio (per i romani era la Calabria), dal punto di vista urbano ed economico nel periodo imperiale I-III secolo d.C. era il centro più rilevante di tutta la Calabria settentrionale. 
Come per altre importanti città calabresi la monumentalizzazione eseguita tra fine I secolo a.C. e inizi I secolo d.C. riguardò anche Cosenza.
Nella monumentalizzazione imperiale Cosenza fu arricchita di opere pubbliche (terme, acquedotto, anfiteatro), infatti, i lacerti delle strutture di quell'epoca sono ancora visibili girovagando per le stradine del suo centro storico.

NOTA - Le residenze signorili del centro storico hanno inglobato le strutture di epoca romana, basta pensare a murature in opus reticulatum che si intravedono nei prospetti dei palazzi o resti di edifici imperiali ubicati nelle fondamenta di alcuni grandi edifici aristocratici.


centro storico visto dalla sommità del castello sul colle San Pancrazio, sotto vi sono i palazzi e le vie del tessuto urbano medievale e rinascimentale sviluppati sulle pendici orientali e meridionali del sommo colle.
Proprio su quest'area prosperava la città romana!


opus reticulatum - facciata casa della cultura (foto terzi 2014)

Il palazzo Tardo Rinascimentale Sersale è tra questi, nel piano basso troviamo resti di edifici termali, per cui al giorno d'oggi è ancora difficile dare la completa forma urbana della città imperiale.

Palazzo Sersale circa 1590

Palazzo Sersale scavi delle terme I-II d.C., pavimento a mosaico


Urbanisticamente tra la fine del I secolo a.C. e durante il I secolo d.C. la città crebbe in modo esponenziale, infatti come informa il prof. G.B. Sangineto si ipotizza che la sua estensione occupasse la sommità e le pendici meridionali e orientali del colle Pancrazio.

Altri resti archeologici romani li troviamo sempre nel centro storico, in piazzetta Toscano (figure sotto).


piazzetta Toscano - resti bretti, romani  ma anche  medievali, protetti da una struttura in vetro

particolare resti edifici I secolo d.C. - piazzetta Toscano

tratto di muro in opus reticulatum

resto di mosaico


Dott. Giuseppe Lombardo

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