POSEIDONIA/PAESTUM
Cari lettori, in questo post narrerò la nascita di una sub-colonia greca fondata dalla ricca polis calabrese di Sybaris.
Accenni storici - I Greci della ricca polis di Sibari per avere uno sbocco commerciale sul mar Tirreno e quindi non intraprendere il periplo della Calabria, fondarono nel VII secolo a.C. diverse sub-colonie sulla costa tirrenica, tra cui Poseidonia.
Accenni storici - I Greci della ricca polis di Sibari per avere uno sbocco commerciale sul mar Tirreno e quindi non intraprendere il periplo della Calabria, fondarono nel VII secolo a.C. diverse sub-colonie sulla costa tirrenica, tra cui Poseidonia.
I Sibariti dedicarono la città a Poseidone, fondandola al centro della fertile piana del Sele, territorio che contribuì notevolmente alla sua crescita, quindi prosperò e divenne centro più importante dell'area del basso Tirreno tra Campania, Basilicata e Calabria.
Nel 510 a.C. Sibari fu distrutta dai Crotone così molti cittadini Sibariti si rifugiarono a Poseidonia, in questo periodo si riscontra l'acme della floridezza della città.
in blu SIBARI e in rosso POSEIDONIA (Paestum)
veduta di Paestum dall'alto immersa nella fertile piana del Sele, sullo sfondo il mar Tirreno
prospettiva della città verso l'interno
prospettiva della città verso l'interno
nella figura qui sopra sono rappresentati due importanti templi: a destra il tempio di Hera o basilica (perché i romani lo adibirono a tribunale) edificato nel VI secolo a.C. con un periptero (perimetro) di nove colonne sui fronti e diciotto sui lati;
a sinistra il tempio di Nettuno con un periptero (perimetro) di sei colonne sui principali fronti e quindici sui lati, i due templi sono in stile dorico.
a sinistra il tempio di Nettuno con un periptero (perimetro) di sei colonne sui principali fronti e quindici sui lati, i due templi sono in stile dorico.
Il tempio di Nettuno (nelle figure sotto) è il più grande della città e uno dei meglio conservati del mondo greco in tutto il bacino del Mediterraneo, in stile dorico.
Essendo il più grande della città gli studiosi del XVIII secolo l'hanno identificato come Nettuno, in onore della città dedicata a Nettuno (Poseidone in greco).
Recenti scavi effettuati alle spalle del tempio, hanno portato alla luce resti di una residenza greca (oikos), perciò è da pensare che su questa area insisteva una zona residenziale afferente al periodo preromano.
Infine, dalla parte opposta del sito si erge il tempio più piccolo dedicato ad Atena.
edificato nel 460 a.C. in stile dorico
Panorama del parco archeologico: in primo piano i templi di Hera (basilica) e Nettuno, in fondo il tempio di Atena e nell'area a destra della figura tra i templi si scorge l'anfiteatro romano
Alla fine del V secolo a.C. la fiorente città greca fu occupata dai Lucani, che le diedero il nome di Paistom, poi nel III secolo a.C. fu annessa all'Impero romano e viene eletta a colonia latina con il nome di PAESTUM.
NOTA: Con i Romani i grandi templi della città greca non subirono cambiamenti, ma si ingrandì urbanisticamente creando una commistione tra edifici greci e romani, quindi mantenendo la continuità dei culti del centro greco.
Con i Romani vennero costruiti anfiteatro, terme, comitium (edifici per eleggere i magistrati), ma anche il campus, ovvero spazio per lo sport.
mosaico pavimentale di una domus romana nei pressi del foro
(foto Brigantini)
impluvium (struttura per la raccolta acque piovane) ubicato nell'atrio di una domus romana
(foto Brigantini)
Con i Romani vennero costruiti anfiteatro, terme, comitium (edifici per eleggere i magistrati), ma anche il campus, ovvero spazio per lo sport.
anfiteatro romano
mosaico pavimentale di una domus romana nei pressi del foro
(foto Brigantini)
impluvium (struttura per la raccolta acque piovane) ubicato nell'atrio di una domus romana
(foto Brigantini)
ricostruzione di Paestum in età romana
(immagine tratta da romanoimpero.com)
Dott. Giuseppe Lombardo
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